domenica 7 luglio 2013

Domenica di luglio

     Pigramente ciondolando fra casa e terrazzo, stendendo panni, ritirandoli e piegandoli, così inizia la mia domenica di luglio. Un'affacciata in cucina per qualche piccolo servizio, accennando un pranzo da consumare più tardi.
Oggi è l'occasione per mettere a bollire quei noccioli di ciliegie per farne sacchettini termici per l'inverno, ecco!
Il pc è sempre attivo e c'è il momento dedicato a chiacchierare, su skype, con un'amica.
Poi qualche fiore di girasole appassito da recidere, il bicchiere con un piccolo aperitivo rovesciato da ripulire, poi ci riprovo e con uno scarso mezzo bicchiere di vino e due noccioline provo a ripulire anche la mente da pensieri invadenti.
Eccomi stesa sul lettino, in una caldissima giornata di luglio, stordita dal frinire incessante delle cicale e il sorso di vino che a stomaco vuoto mi ha lievemente spossata. Sento il traffico sulla statale, le auto, stipate di bagnanti della domenica, sono ferme al semaforo, nervose coi motori roventi e i loro rombi attutiti solo dalle cicale assordanti.
Il cielo, poi, comincia ad oscurarsi con grosse nuvole di calore, tuona a distanza, ma non fanno paura. Spesso le si vede, ma le brezze marine le tengono a bada, altrove piove, qui regna l'estate.
In mare veleggiano grosse barche, ci sono gare e una manifestazione "Le grandi vele", dovrei avere l'energia per uscire e andare a vedere, più tardi.
Poi il traffico si calma, è ora di pranzo, sono tutti sotto l'ombrellone a mangiare panini e fette d'anguria. Anche le cicale allentano il canto ed io, pigra, stesa sul lettino fra morbidi cuscini, almeno loro a coccolarmi, consumato il mio frugale pasto, prendo il libro, "Acciaio", inforco gli occhiali e mi tuffo in un paio di capitoli, poi sosta, anche leggere è faticoso in una giornata come questa!

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