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martedì 16 giugno 2020

La sottrazione

 
    No, non è un calcolo matematico, parlo della vita. Io la vedo così, la vita, una sottrazione!
Arrivati alla mia età si cominciano a tirare le somme, ma io non vedo addizioni, solo sottrazioni.
Più vado avanti e più aumentano le mancanze:gli affetti (umani e non), le forze, la salute, l'entusiasmo, il positivismo, il benessere etc. etc..
Il futuro è breve e non c'è più il tempo per sviluppare progetti, per costruire, per guardare avanti!
Si diventa fragili, vulnerabili, senza prospettive e le esperienze negative tolgono la volontà di affrontare nuove avventure. Si diventa timorosi e ci si accorge di non contare più molto.
Aggiungo, meglio sottraggo, che non ti sei realizzato, non hai realizzato, hai subito dolori, perdite, hai visto il mondo peggiorare, hai visto l'umanità peggiorare, hai visto l'ambiente peggiorare!
Sarà che non sono mai stata fortunata, ma sottrai oggi sottrai domani, mi è davvero rimasto poco e a qualcuno è andata anche molto peggio di me!
Mi è rimasto l'istinto vitale quello che è in tutti noi, che fa andare avanti ad ogni costo...e vado avanti anche io!


martedì 9 giugno 2020

La vita conta

  
   Stare in silenzio non si può, il razzismo è una piaga e lo è in particolare nella razza umana. Spesso guardo al mondo animale per scorgere atteggiamenti più etici e sostenibili. Quelli che chiamiamo animali si comportano con meno crudeltà di quanto facciano a volte gli esseri umani.
Sgomitare è anche una forma di sopravvivenza in un mondo sovraffollato come il nostro, capisco, ma penso che scelte sociali adeguate e osservate da tutti renderebbero la vita equa e senza discriminazioni. 
Guardo al futuro con malinconia, io non  ne vedrò più molto, ma non credo che possa riservare cambiamenti così costruttivi. La mia esperienza di vita mi ha insegnato che il progresso tecnologico non va di pari passo con il progresso sociale, un certo tipo di benessere nasconde un profondo malessere.
Ho visto peggiorare molte cose nella mia vita, ho assistito al degrado ecologico e credo di appartenere all'ultima generazione che ha potuto vedere una mare limpidissimo, non inquinato, e fondali senza plastiche e rifiuti. 
Abito in una casa fuori dal centro, quando ero bambina la mia casa era circondata da campagna e uliveti, c'era solo una piccola stradina che conduceva al suo cancello e dal giardino si poteva vedere la spiaggia ed il mare azzurro intenso che ne lambiva la riva. 
Oggi la mia casa è costretta da un incrocio trafficato, ha davanti una costruzione che ha tolto completamente la vista del mare e ai suoi confini da un lato ci sono costruzioni abusive e dall'altro un pezzetto di terra abbandonato diventato una discarica a cielo aperto.
Sì lo so, mi lamento della mia casa, ma questo è emblematico di quello che è successo un po' ovunque, tutto si è deteriorato, degradato e non è stata la natura a farlo!
L'incuria regna sovrana ed i mie sforzi, molto oltre le mie possibilità, sembrano vani. 
In questo contesto mi chiedo come possa considerarsi evoluto l'essere umano, quali sono i cambiamenti per il quale l'umanità si possa considerare migliore.
Il razzismo, ammettiamolo, è verso chi ha un altro colore di pelle, ma lo è anche per chi è appena appena un po' diverso da noi come più povero, meno colto o straniero.
Pensare che il razzismo finisca è forse un'utopia, che la cattiveria e l'egoismo scompaiano anche.  Se cresceremo in numero come abbiamo fatto in quest'ultimo secolo temo che certe problematiche potrebbero aggravarsi. 
Difficile individuare una strada che unisca e non divida ed è difficile che "la vita conta sempre ugualmente per tutti" diventi un dogma globale!


domenica 29 settembre 2019

Sfigata.... ma la speranza è l'ultima a morire


     Piccola premessa al post che segue e che ho scritto stamattina... oggi ho passato una bella giornata al mare (sotto casa), il posto è bello, il mare è stupendo, il clima è estivo pur essendo la fine di settembre; ho incontrato gli amici, ho fatto una lunga bellissima nuotata e mi sento bene. Il piatto delle cose positive della mia bilancia oggi è decisamente più pesante....



     Tutti combattiamo con le piccole difficoltà quotidiane, tutti affrontiamo, prima o poi nella vita, la perdita di un affetto; discordie e tensioni fanno parte della vita di ognuno mescolate a momenti di serenità, piccole fortune ed eventi felici. Il problema è la bilancia, uno strumento che, in modo figurato, uso spesso per valutare le vicende della mia vita e la mia bilancia oscilla in modo incoerente e spesso in negativo più che in positivo.
Io mi definisco una sfigata, una perfetta rappresentante della legge di Murphy e se qualcosa può andare male lo farà. Nel contempo, però, mi rendo conto che di base un minimo di positivo c'è, ma tutto è sempre molto faticoso, incerto, complicato e il finale non sempre dei migliori. Però ci sono, ancora viva, a combattere con le difficoltà, con una salute che alla mia età potrebbe essere peggiore e sempre un filo di speranza che è il motore della vita.
     Mia madre se n'è andata poco più di un anno fa a quasi novantasei anni, era una donna energica , di carattere e la "speranza" le ha sempre dato la carica per andare avanti: speranza che la sua salute non peggiorasse, speranza di sistemare i problemi della casa, speranza di avere ancora tempo per vivere in buone condizioni. Gli ultimissimi tempi, nonostante il mio grande sostegno (ebbene sì, le davo sempre una visione positiva del futuro e cercavo di renderle le giornate serene riempiendole il più possibile di quello che poteva farla stare meglio e distarla dai pensieri negativi), a volte mia madre diceva di aver perso la "speranza", quell'energia positiva che le dava la forza di andare avanti nonostante le difficoltà e ho capito che il grande motore della vita è proprio la "speranza" ed è ciò che fa muovere ogni cosa e fa affrontare le difficoltà con ottimismo e se la perdi hai i giorni contati!

giovedì 19 settembre 2019

I momenti più belli


     Tipo... quando la sera, stravaccata su una comoda poltrona con le gambe scompostamente poggiate su un comodo pouf, sei serena e rilassata e guardi senza grande attenzione la tv; nessuno ti disturba, ti senti benino, sai che l'indomani non hai particolari impegni o rotture di scatole, la stagione è mite, c'è quiete e al futuro non ci pensi..... bella la vita!
Piccole tregue fra le incertezze della vita.

lunedì 16 settembre 2019

Dubbio amletico

To be or not to be, essere o non essere...
nella rete, considerando il doppio senso positivo e negativo!
Sto tornando!?

giovedì 20 dicembre 2018

Europa, io non " 'o paure " !

     Io sono una europeista convinta e credo di essermi espressa altre volte in questo senso, ma voglio ribadire il mio pensiero. 
Trovo impossibile pensare che in un mondo moderno, globalizzato, interattivo, cosmopolita, multilingue, dove gli intrecci di culture e abitudini è inevitabile e produttivo, ancora si possa pensare ad una disunione d'intenti e propositi. 
"L'unione fa la forza" non è solo un modo di dire è realtà e non solo si ha più "forza", ma il confronto crea equilibrio, le opinioni bilanciate da altre opinioni possono solo dare frutti migliori e condivisioni e se un giorno "per me" ci sarà di meno, un altro giorno ci sarà di più.
Che scompaiano le divergenze, le disparità e i contrasti è certo un'utopia, ma è saggio rendere queste differenze ricchezza e non miseria.

      In questi giorni le vicende di Strasburgo, che hanno portato anche alla morte del giovane giornalista italiano Antonio Megalizzi, hanno colpito molto l'opinione pubblica.  Voglio pensare che la purezza del pensiero di Antonio, il suo forte credere in una Europa Unita, il suo sorriso coinvolgente e positivo che ogni sua immagine ci mostra, possano accendere una scintilla in ognuno di noi.
Antonio è il miglior spot per l'Unione Europea. 
Un sacrificio che porteremo nel cuore, capace di unire e non dividere!

domenica 9 dicembre 2018

Pensiero animalista


     Un paio di giorni fa, ero in giardino, stavo uscendo, quando ho sentito muggire una mucca, ho pensato di essermi sbagliata, ma poi ho visto che in quel momento, sulla statale, passava un tir con rimorchio che trasportava bovini... praticamente spostati da un lager all'altro per essere sfruttati ed essere poi ammazzati!
Ho provato un dolore, una grande tristezza per quelle povere creature sballottate sul tir.
Credo non sia stato casuale, quasi un richiamo, una richiesta di aiuto, ma anche un segno per smuovere la mia coscienza.

Perché è così difficile diventare vegetariani?
Sono cresciuta mangiando molta carne, adesso ne mangio davvero poca... per coscienza, per salute e perché non ha più sapore.
Rinunciare alla carne però significa rinunciare agli affettati, alle salsicce, al brodo di carne, ai sughi, a molti intingoli... arrosti, polpette, cotolette, scaloppine, braciole e via dicendo; significa anche rinunciare a parte della convivialità, al panino mangiato al fast food, ai ciccioli (slurp). Non nomino pollo, agnello e polpi che risparmio da tempo, pesce ne mangio poco pur gradendolo e vivendo in un posto di mare.
Bisogna anche rinunciare ai costumi nazionali, alle abitudini comuni, all'alimentazione imposta dagli standard.

Insomma, diventare vegetariani richiede uno sforzo di volontà e, diciamolo pure, un grande sacrificio quando si è cresciuti con abitudini alimentari come le mie... vorrei tanto riuscirci, tanto, ma penso anche che in questo momento della mia vita privarmi di certe abitudini in modo totale è quasi punitivo...però...
vorrei, vorrei , vorrei!

Aggiungo... mi auguro che le prossime generazioni imparino ed insegnino ai propri figli a crescere con un'alimentazione diversa, la carne di per sé, a pensarci bene, potrebbe anche provocare ribrezzo se non vi fossimo così abituati! 

martedì 27 novembre 2018

GF VIP...ere!


     Mai avrei pensato di  commentare, sul mio blog, le vicende del GFVip di quest'anno, ma alcune circostanze, a volte, nella vita, possono condizionare fino a questo punto.
Vi chiederete cosa!
Beh, l'età avanzata, le stringenti preoccupazioni che richiedono distrazioni prolungate ed efficaci (fino al rimbambimento, oltre quello fisiologico già esistente), la stagione, la pioggia quasi costante, la vita solitaria. 
Direte che sono alla frutta!
Spero di no, ma le mie parole non nuoceranno particolarmente e non mi vergogno di seguire il programma!

     Le dinamiche della casa possono esser diverse, come nella vita, ma difendo a spada tratta il comportamento dei giovani... schietti, aperti e sicuramente più gioiosi. 
Diciamo che certe caratteristiche sono insite nella natura dei ragazzi, come la capacità di aggregazione, la gaiezza, la spontaneità.
Dall'altro lato, i partecipanti della casa più maturi, hanno sfoderato unghie e lingue biforcute, ma saranno forse un po' invidiosi?
Probabilmente si sentono esclusi ed oscurati dalla preponderante esuberanza dei "fanciulli".
Vedo, personalmente, molte più strategie, fallimentari a dire il vero, da parte dei più grandi che dai meno agé.
Vero è che con l'età fanno gioco il disincanto, le delusioni, i set back della vita e si diventa più aridi e maliziosi, sicuramente più individualisti e poco propensi a coalizzare, tutti per uno e ognuno per sé!
Ho sentito anche espressioni pregne di retorica e divismo da alcuni "illustri" esclusi, espressioni che trovo davvero fuori luogo.
Alcuni adulti si sono salvati da atteggiamenti "razzisti" (in senso lato), senza perdere la compostezza che distingue i maturi dai giovani.
Ivan Cattaneo spigliato, se pur tacciato di essere maligno, è stato molto sincero e ha legato con tutti. Anche Jane mi è piaciuta, la più preparata della casa,  ha davvero messo in gioco la sua vita, senza vero desiderio di esposizione, seguendo il suo istinto.
Walter  mi piace anche se, come natura comanda, si distingue dal gruppo dei ragazzi, pur avendo con loro un bel rapporto, preservando la sua profonda intimità ed i suoi spazi, sicuramente un uomo di buoni sentimenti.
Andrea, che come età mi pare sia un po' in mezzo, con la sua sensibilità ha dimostrato sincerità e disponibilità nei confronti di tutti.
Lory la commenterò per ultima.
Faccio invece di tutta un'erba un fascio di gran parte degli esclusi di età adulta... maliziosi, anzi malevoli, complicati, permalosi, vendicativi, indispettiti dal non essere riusciti a rimanere alla ribalta e aggiungo poco spontanei, studiati e quasi cattivi, velenosi come VIPere, relegati al ruolo sedentario e molto secondario di commentatori in studio.
Certo i giovani hanno fatto massa e se dovessi dire che di loro ce ne sia uno che preferisco direi di no, belli, allegri sensibili, ma un po' tutti uguali, non vedo grande carisma in nessuno di loro e tanto meno in Francesco, di bellezza inoppugnabile, che è stato indicato spesso come un trascinatore.  Monte non mi è sembrato affatto un leader, anzi io l'ho visto spesso irrisolto e dubbioso, suscettibile e un po' polemico.
Silvia Salemi, esuberante e spontanea, mi è sembrata sincera, ma la mamma dovrebbe darsi una controllata e non mettere in difficoltà la figlia con ridicoli incantesimi, seri o scherzosi che siano. Vedo, da parte della mamma della Salemi,  un desiderio di protagonismo facendo "spettacolo" di scarso gusto sulla scia della popolarità della figlia e che non le giova affatto.

     La grande lezione d'amore, in questa edizione del GFVIP, l'hanno data le gemelle Provvedi che ci hanno mostrato livelli  di grandi sentimenti, complicità e tenerezza che difficilmente altri, che non siano gemelli, possono raggiungere. Belle, adorabili ragazze, dolcissime, grazie di averci resi partecipi di questo grande indissolubile patto d'amore! 

E arriviamo  a Lory Del Santo, una donna intelligente, vissuta,  saggia, direi quasi scaltra, l'ho vista  anche maliziosa e ambigua a momenti, senza questo togliere qualcosa alla opinione positiva che ho di lei; si è buttata poco nella mischia, forse anche per le circostanze personali e questo le fa onore, ma non si è trattenuta dal lanciare le sue sfide e le sue provocazioni. 
Per certi versi, Lory,  ha avuto un atteggiamento piuttosto trattenuto e non so se sia stato del tutto naturale. Le ho sentito dire che ha un po' paura di affrontare la realtà che l'aspetta fuori dalla casa, per i motivi noti a tutti, e ha tutta la mia comprensione perché conosco quelle difficoltà e qualsiasi cosa che possa dare un sollievo e distrazione dalla sofferenza è benvenuta.
Mi piace pensare che, se l'occasione di entrare nella casa si sia presentata alla Del Santo proprio in questo triste periodo, non sia solo un caso, ma una mano del destino per darle un momento di sospensione.

     Per concludere,  non so chi vincerà questo GFVIP, si sa che per arrivare sul podio giocano tanti fattori... le strategie, il caso, il voto del pubblico, ma io ci vedrei bene Walter Nudo anche se  il suo ruolo non risalta particolarmente, acqua cheta, e questo potrebbe penalizzarlo, ma anche favorirlo!

Staremo a vedere, che vinca l'uno o l'altro per me cambia poco, hanno fatto spettacolo e hanno contribuito ampiamente al mio rimbambimento terapeutico.
Alla prossima!

lunedì 19 novembre 2018

La cultura "paonazza"


    Quest'anno seguo con una certa assiduità il GFVIP, faccio di tutto pur di cercare di pensare meno in questo particolare momento della mia vita, e hanno stimolato la mia reattività la presenza ed il percorso, abbastanza breve, di Alessandro Cecchi Paone all'interno della casa. 
La prima cosa che mi viene da dire sul suo conto è che mi ha dato l'impressione di una persona che soffra a non avere all'interno di un gruppo un ruolo dominante, come può averlo forse un professore con i suoi studenti.
Nella casa, secondo me, Cecchi Paone avrebbe dovuto svestirsi del suo ruolo di professore porgendo la sua cultura con umiltà e stimolando l'interesse dei suoi compagni, cosa che, per altro, ha fatto in alcuni momenti. Il ruolo di professore, però, lo ha esplicato nei confronti dei suoi conviventi in campi in cui la cultura non ha un ruolo primario e si è erto a giudice mettendo in discussione sentimenti e comportamenti che non solo non lo riguardavano, ma che avrebbero dovuto essere valutati con un'osservazione più profonda e obiettiva e soprattutto, il professore, avrebbe dovuto esprimere le sue opinioni con garbo e tatto dove ho visto, invece, impulsività e arroganza!

Finita la sua breve permanenza nella casa, Cecchi Paone, si è poi lamentato di non essere stato accompagnato alla porta al momento della sua uscita, anche se tutti, o quasi, lo hanno educatamente salutato.
Sarà il caso che si chieda come  mai sia rimasto solo in quel momento e se non abbia sbagliato lui qualcosa?
Brucia tanto?
Tanto da preparare un bel messaggio ramanzina, senza possibilità di contraddittorio, all'indirizzo di tutti i componenti della "famiglia" del GFVIP!
Mamma quanto veleno, quanta arroganza, quanta presunzione!
La cultura insegna questo?
L'umiltà non è contemplata?
Qualche accesso di gelosia, vanità e desiderio di supremazia hanno reso Cecchi Paone inviso ai "ragazzi" e anche a me!
Certo, che quasi nessuno nella casa sapesse dov'è il Nilo non è cosa da poco e si aggiungono anche i molti strafalcioni, ma c'è un'ignoranza dilagante nelle nostre strade che davvero dovrebbe far inorridire Cecchi Paone!
I ragazzi della casa mi sembra abbiano comunque una cultura media ragionevole e dimostrino tutti rispetto per gli altri e senso civico, non c'è male per la media nazionale... e, ora, sanno anche dov'è il Nilo!
Ci tengo anche a dire che in questi ultimi anni mi sono resa conto che la geografia è diventata una delle materie più trascurate ed è decisamente anacronistico in un'epoca di globalizzazione, ammetto che sia piuttosto scandaloso. Capisco che la storia possa sembrare ostica, nozionistica e piena di nomi e date da collocare e ricordare, ma la geografia è contemporanea!
Va tenuto presente, però, che l'ignoranza ha radici antiche; quando io ero bambina, diversi decenni fa, l'analfabetismo era diffuso e, in ogni caso, ci vuole rispetto anche per un agricoltore la cui "cultura" riguarda il conoscere le regole della natura o per un pastore che alleva con sacrificio e attenzione le sue pecore o un operaio, un manovale... incolti spesso, ma rispettabili!
Il mondo non può essere frequentato solo da laureati, letterati e scienziati... occorrono il braccio e la mente! 
(Si dice prima il braccio e poi la mente, strano!)

     Per concludere, il mio pensiero è che, come suo rappresentante, Cecchi Paone ha fatto arrossire la cultura... diventata "paonazza"!


                                                                                                                       Un'ignorante

martedì 17 luglio 2018

Annus horribilis

     Incredibile, il mio ultimo post risale esattamente ad un anno fa... un anno pieno, un anno "conclusivo", non concludente.

     Mi sento tanto la regina d'Inghilterra e non per le regali circostanze... ma per l'anno horribilis che questo 2018 è stato fino ad ora per me e non mi aspetto che migliori!
     Mi mancano l'assiduità di queste pagine, il mio frivolo appuntamento quotidiano, la distrazione e il gioco che accompagnavano quei momenti.
     Non racconterò le mie vicende anche se mi piacerebbe lamentarmi e  trovare comprensione, ma penso sempre che ci sia di peggio e se sto qui a scrivere, invece  che in ospedale, dove è ora una cara amica per un infarto, mi devo considerare fortunata... anche se ho difficoltà a farlo.

     Mi addolora il passato e mi spaventa il futuro... ma ho intenzione di tornare, di afferrare qualche filo che pende dal canovaccio consunto e riuscire a rammendarlo.

     Come spesso mi è capitato è probabile che cancelli questo post,  vediamo quanto resisto!


venerdì 10 marzo 2017

Muri

     Vivo in un bel posto, una volta bellissimo, la mia abitazione è prossima al mare, alla base di una dolce collina già spaccata, a valle, dalla strada statale e attraversata da stradine che si inerpicano verso l’altura. Stradine che erano viottoli, sentieri che portavano ai terreni terrazzati coltivati, in parte, a uliveti. Ora, queste stradine anguste, sono carrozzabili, ma accessibili solo a mezzi di ridotte dimensioni.
Anni fa passeggiare per queste stradine era piacevolissimo, man mano che si saliva lo sguardo si allargava su un panorama ampio e mozzafiato che si estendeva da estremi promontori, da un lato e dall’altro. Il blu intenso del mare si scontrava con il verde brillante della campagna con un effetto rigenerante e pacificatore. La primavera proponeva davvero spettacoli e profumi bellissimi!
Le verdurine di campagna e gli asparagi “intrattenevano” e a casa portavi sempre un fagottino da assaporare in una buona minestra. Queste escursioni e la vita di mare, in un mare pulito che non conosceva inquinamento, rendevano la vita semplice, ma ricca e naturale.
     La campagna, negli anni, però, è andata scomparendo, cancellata da case, villette e giardini con improbabili prati all’inglese. Ville e villette difese da recinzioni e muri, muri sempre più alti tracciati dai segni di ulteriori innalzamenti avvenuti nel tempo e dalla cui sommità spuntano tegole e tetti,  abusivi, ovviamente!
Di tanto in tanto vado a passeggio per queste stradine e mi ritrovo a camminare sempre di più fra muraglie di pietra sempre più alte, scure, opprimenti, innaturali, interrotte di tanto in tanto da cancelli, anche questi non più “trasparenti” come una volta, ma oscurati da opprimenti pannelli grigi.
Più salgo verso la collina e più il desiderio di vedere il panorama si fa intenso e più i muri opprimono e chiudono la vista. Al ritorno, sconfitta, scendendo verso la costa, torno a vedere il mare, quello solito, più limitato, ma visibile.
La campagna, qui, non esiste più, ingoiata silenziosamente da mattoni e cemento e finti giardini, privi di alberi da frutto ed erbette campagnole.
Muri, muri, muri.
Inglobati, chiusi, serrati, ci stiamo imprigionando con le nostre mani, chiudiamo fuori per chiuderci dentro!
Si parla tanto di crisi economica e povertà, ma da dove viene tanto denaro per costruire tanti muri?








mercoledì 19 febbraio 2014

Poche parole - Few words

     So di usare davvero poco le parole in questo blog, la prima ragione è che mi stanca molto scrivere, rileggere e correggere sul computer, ma ce ne sono altre. A volte mi sembra difficile ridurre in parole i pensieri e molti sarebbero troppo personali da pubblicare, inoltre penso che leggere possa essere spesso noioso in rete. Tutti abbiamo qualcosa da dire, pensieri e fatti da raccontare, ma è difficile che siano davvero interessanti, c'è troppa roba in giro.
Quindi, poche parole e molte immagini, utili per mostrare qualcosa, ma anche per esprimere sentimenti e illustrare fatti!
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     I'm writing very little on this blog, first of all beacause it's too tiring for my eyes to read and read again to correct, but not just that. It's not easy to express feelings and often they are too private and not enough interesting to others. There is so much to read on the net, wouldn't be easy to be more interesting than others.
So, few words and lots of images, good to show you things and to express feelings too!

venerdì 27 settembre 2013

Un paio di sandali di gomma - A pair of rubber sandals


     Ho comprato di recente dei sandali di gomma, molto economici, solo cinque euro, senza tacco, molto morbidi, soffici e vivaci.
Non è una gran notizia, ma quei semplici, insignificanti sandali mi hanno fatto pensare, anzi, in realtà, mi fanno smettere di pensare!
Quando sei preoccupato, abbattuto, triste o pensieroso e sei seduto o steso da qualche parte e ti alzi e indossi quei sandali di sicuro smetti di pensare, perché sono così comodi che accarezzano i piedi e ti senti così leggero e coccolato, così sollevato che non ti importa proprio più di nulla!
 Conclusione… se sei triste o preoccupato comprati un bel paio di comodi sandali di gomma!
                                                           ~~~~~~~~~~~~ 

    I bought, not long ago, some very comfortable rubber sandals, very inexpensive, just five euros, flat, very soft, smooth and colorful.
Well that’s no special news, but those cheap, simple sandals made me think, actually they keep some bad thinking away!
When you are troubled, downhearted, sad or just thoughtful, sitting or lying down somewhere and you get up and wear those sandals for sure you stop thinking, just because they are so comfortable to caress your feet and you feel lighter, pampered and so relieved that you just don’t care about anything else!
 Conclusion… if you feel sad or troubled just buy yourself a pair of very comfortable rubber sandals!

venerdì 6 settembre 2013

Tilt

     Prima o poi succede a tutti ed è accaduto anche a me, il mio pc s'è rotto o meglio la mia scheda grafica s'è rotta!
Io sono testarda e sapete come vanno queste cose, provi a disinstallare e reinstallare i driver, provi a smontare e rimontare, decidi di formattare con i capelli ormai dritti in testa e in ultima analisi molli anche qualche calcione alla torre. Nel frattempo, poi, vai al mare e ti dedichi ai nipotini che sono ormai in partenza e rimandi qualche seduta da grattacapo. Risultato nulla, la scheda grafica ha deciso di non farsi vedere, anzi di non farmi vedere!
Tornerò, devo tornare, ho bisogno di tornare... forse quando avrò capito che non posso farcela da sola!

     Sooner or later it happens to everyone and it did happened to me!
My pc crashed, better my graphic card crashed and since I am stubborn I decided to try to fix it myself.
Well, I'm still trying!
I'll be back, I have I want I need to be back!!!

martedì 27 agosto 2013

Tempo perduto - Lost time

Dov’è finito il tempo?

Non riesco più a trovarlo, perduto, sprecato, consumato.
Non riesco a connettere minuti, ore, giorni, mesi e anni.
E’ tutta una massa informe, il tempo non esiste.
Ho ricordi del passato, ma è davvero passato?
Ho indizi del futuro, ma è davvero futuro?
Ieri era un giorno di vent’anni fa e domani saranno passati altri vent’anni.
Avevo tre anni ieri e ne avrò novanta domani!
Posso riassumere la mia vita in un sol giorno, come essa sta tutta nella mia piccola testa.
La vita è breve e lunga allo stesso tempo, la vita è un attimo che lascia una traccia eterna!
Ora il tempo è finito, devo andare, ma per favore qualcuno fermi il tempo!

raggiante

Where has time gone?

I can’t find it, it’s lost, wasted, gone!
I cannot connect seconds, minutes, hours, days, months and years!
It’s all one mass, time doesn’t exist!
I have memories of the past, is it really past?
I have hints about the future, is that really future?
Yesterday was twenty years ago and twenty more years will be gone tomorrow!
I was three yesterday and I’ll be ninety tomorrow!
I can put together all my life just in one day, as it fits all in my small, limited brain.
Life is short and long at the same time, it’s a snap that leaves a trace that lasts for eternity!
I have to go now, time is over, but please stop the time!

raggiante

domenica 7 luglio 2013

Domenica di luglio

     Pigramente ciondolando fra casa e terrazzo, stendendo panni, ritirandoli e piegandoli, così inizia la mia domenica di luglio. Un'affacciata in cucina per qualche piccolo servizio, accennando un pranzo da consumare più tardi.
Oggi è l'occasione per mettere a bollire quei noccioli di ciliegie per farne sacchettini termici per l'inverno, ecco!
Il pc è sempre attivo e c'è il momento dedicato a chiacchierare, su skype, con un'amica.
Poi qualche fiore di girasole appassito da recidere, il bicchiere con un piccolo aperitivo rovesciato da ripulire, poi ci riprovo e con uno scarso mezzo bicchiere di vino e due noccioline provo a ripulire anche la mente da pensieri invadenti.
Eccomi stesa sul lettino, in una caldissima giornata di luglio, stordita dal frinire incessante delle cicale e il sorso di vino che a stomaco vuoto mi ha lievemente spossata. Sento il traffico sulla statale, le auto, stipate di bagnanti della domenica, sono ferme al semaforo, nervose coi motori roventi e i loro rombi attutiti solo dalle cicale assordanti.
Il cielo, poi, comincia ad oscurarsi con grosse nuvole di calore, tuona a distanza, ma non fanno paura. Spesso le si vede, ma le brezze marine le tengono a bada, altrove piove, qui regna l'estate.
In mare veleggiano grosse barche, ci sono gare e una manifestazione "Le grandi vele", dovrei avere l'energia per uscire e andare a vedere, più tardi.
Poi il traffico si calma, è ora di pranzo, sono tutti sotto l'ombrellone a mangiare panini e fette d'anguria. Anche le cicale allentano il canto ed io, pigra, stesa sul lettino fra morbidi cuscini, almeno loro a coccolarmi, consumato il mio frugale pasto, prendo il libro, "Acciaio", inforco gli occhiali e mi tuffo in un paio di capitoli, poi sosta, anche leggere è faticoso in una giornata come questa!

lunedì 1 luglio 2013

Ciao, Margherita

   Un fiore meraviglioso ha perso il suo ultimo petalo.
Mai vista una brutta così bella, ci ha donato il suo genio e anche la  vivacità, la solare personalità e la toscana simpatia che le appartenevano.
Un esempio di vita umana libera dalla vile abitudine di mangiare animali, vegetariana da sempre ha dimostrato rispetto per la natura e vera comprensione del meccanismo universale.
Fra le stelle tutte la vita, ora che ha compiuto la sua missione, l’immagino onnisciente, senza più bisogno di farsi domande e cercare risposte, ora sa!
Grazie di essere stata con noi a nome di tutti coloro che hanno capito il tuo grande valore!

Margherita Hack (Firenze 12 giugno 1922, Trieste 29 giugno 2013)
    


lunedì 29 aprile 2013

Primestate

     Una breve primavera, due settimane fa era quasi inverno e ora è quasi estate ed il quasi non serve. Oggi temperature altissime, 30/32 gradi ed è così già qualche giorno!
La natura è in pieno rigoglio, camminando per strada vedo colori forti e sento profumi straordinari. Il pitosforo e le acacie reclamano il loro spazio aereo e si allargano a dismisura, inondano l'atmosfera con il loro profumo.
Voglia di stare all'aria aperta!
     Questo è anche il periodo della migrazione ed è il momento del passaggio dei gruccioni. Che meraviglia, i coloratissimi gruccioni, il loro canto è un richiamo anche per me. A volte sono qui alla scrivania, li sento e corro fuori, in terrazza, ed eccoli che sembra organizzino un balletto solo per me. E' difficile vederli bene, sono così veloci, ma riesco ad ammirare i colori sgargianti del loro piumaggio.
     Vorrei che questo tempo non finisse mai, l'aria tiepida che sembra accarezzi, le passeggiate, le farfalle, i gruccioni, i fiori ed i profumi, mi sento rinascere e vorrei rinascere!

     Per non infrangere copyright alcuno i gruccioni potete ammirarli quiqui e qui e ve lo consiglio!

martedì 16 aprile 2013

To blog or not to blog


 ... that is the question!

Dubbi, non profondi, ma dubbi!
Forse non ci rendiamo davvero conto del gran calderone che è la rete, della sua dimensione, della sua potenza, della sua incontrollabilità e della sua  pericolosità.
E’ anche vero che c’è spazio per tutti e il web è uno stimolo ad esprimersi, a raccontarsi o anche a trasmettere le nostre capacità, quando ci sono!
Si può essere nel mirino dello spam, ma anche tranquillamente essere ignorati!
Io di tanto in tanto penso che dovrei mollare questo blog.
Ho fatto altre esperienze in rete, ma non mi sono mai esposta come faccio qui e la mia natura è sempre combattuta fra la riservatezza e la condivisione.
Aggiungiamo anche le visite fasulle che un po’ disturbano e ti fanno capire quanto si è vulnerabili sul web, sempre che non capiti di peggio, cioè qualcuno che intenzionalmente ti arrechi danno!
So che non sono di grande interesse queste pagine e da un lato me lo auguro anche, da un altro lato, però, io mi svago a prendermene cura ed è un momento della mia giornata che mi rilassa e rinunciare lascerebbe un piccolo spazio vuoto.
Vediamo fino a quando resisto e se un giorno, all’improvviso, dovessi scomparire, sarò altrove, magari in spiaggia a prendere il sole!