domenica 9 dicembre 2018

Pensiero animalista


     Un paio di giorni fa, ero in giardino, stavo uscendo, quando ho sentito muggire una mucca, ho pensato di essermi sbagliata, ma poi ho visto che in quel momento, sulla statale, passava un tir con rimorchio che trasportava bovini... praticamente spostati da un lager all'altro per essere sfruttati ed essere poi ammazzati!
Ho provato un dolore, una grande tristezza per quelle povere creature sballottate sul tir.
Credo non sia stato casuale, quasi un richiamo, una richiesta di aiuto, ma anche un segno per smuovere la mia coscienza.

Perché è così difficile diventare vegetariani?
Sono cresciuta mangiando molta carne, adesso ne mangio davvero poca... per coscienza, per salute e perché non ha più sapore.
Rinunciare alla carne però significa rinunciare agli affettati, alle salsicce, al brodo di carne, ai sughi, a molti intingoli... arrosti, polpette, cotolette, scaloppine, braciole e via dicendo; significa anche rinunciare a parte della convivialità, al panino mangiato al fast food, ai ciccioli (slurp). Non nomino pollo, agnello e polpi che risparmio da tempo, pesce ne mangio poco pur gradendolo e vivendo in un posto di mare.
Bisogna anche rinunciare ai costumi nazionali, alle abitudini comuni, all'alimentazione imposta dagli standard.

Insomma, diventare vegetariani richiede uno sforzo di volontà e, diciamolo pure, un grande sacrificio quando si è cresciuti con abitudini alimentari come le mie... vorrei tanto riuscirci, tanto, ma penso anche che in questo momento della mia vita privarmi di certe abitudini in modo totale è quasi punitivo...però...
vorrei, vorrei , vorrei!

Aggiungo... mi auguro che le prossime generazioni imparino ed insegnino ai propri figli a crescere con un'alimentazione diversa, la carne di per sé, a pensarci bene, potrebbe anche provocare ribrezzo se non vi fossimo così abituati! 

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