martedì 9 giugno 2020

La vita conta

  
   Stare in silenzio non si può, il razzismo è una piaga e lo è in particolare nella razza umana. Spesso guardo al mondo animale per scorgere atteggiamenti più etici e sostenibili. Quelli che chiamiamo animali si comportano con meno crudeltà di quanto facciano a volte gli esseri umani.
Sgomitare è anche una forma di sopravvivenza in un mondo sovraffollato come il nostro, capisco, ma penso che scelte sociali adeguate e osservate da tutti renderebbero la vita equa e senza discriminazioni. 
Guardo al futuro con malinconia, io non  ne vedrò più molto, ma non credo che possa riservare cambiamenti così costruttivi. La mia esperienza di vita mi ha insegnato che il progresso tecnologico non va di pari passo con il progresso sociale, un certo tipo di benessere nasconde un profondo malessere.
Ho visto peggiorare molte cose nella mia vita, ho assistito al degrado ecologico e credo di appartenere all'ultima generazione che ha potuto vedere una mare limpidissimo, non inquinato, e fondali senza plastiche e rifiuti. 
Abito in una casa fuori dal centro, quando ero bambina la mia casa era circondata da campagna e uliveti, c'era solo una piccola stradina che conduceva al suo cancello e dal giardino si poteva vedere la spiaggia ed il mare azzurro intenso che ne lambiva la riva. 
Oggi la mia casa è costretta da un incrocio trafficato, ha davanti una costruzione che ha tolto completamente la vista del mare e ai suoi confini da un lato ci sono costruzioni abusive e dall'altro un pezzetto di terra abbandonato diventato una discarica a cielo aperto.
Sì lo so, mi lamento della mia casa, ma questo è emblematico di quello che è successo un po' ovunque, tutto si è deteriorato, degradato e non è stata la natura a farlo!
L'incuria regna sovrana ed i mie sforzi, molto oltre le mie possibilità, sembrano vani. 
In questo contesto mi chiedo come possa considerarsi evoluto l'essere umano, quali sono i cambiamenti per il quale l'umanità si possa considerare migliore.
Il razzismo, ammettiamolo, è verso chi ha un altro colore di pelle, ma lo è anche per chi è appena appena un po' diverso da noi come più povero, meno colto o straniero.
Pensare che il razzismo finisca è forse un'utopia, che la cattiveria e l'egoismo scompaiano anche.  Se cresceremo in numero come abbiamo fatto in quest'ultimo secolo temo che certe problematiche potrebbero aggravarsi. 
Difficile individuare una strada che unisca e non divida ed è difficile che "la vita conta sempre ugualmente per tutti" diventi un dogma globale!


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