domenica 17 febbraio 2013

Il terremoto di Sanremo

    No, non inteso come uno sconvolgente Sanremo, il titolo di questo post è dovuto solo al fatto che la mia serata Sanremese è stata scossa da una scossa di terremoto piuttosto consistente, la più forte che io abbia sentito in vita mia (che cxxo, direbbe la Littizzetto!).
Breve distrazione dovuta al sisma, ma televisione sempre accesa ad alto volume!
     Festival godibilissimo. Considerando che io ne ho persi diversi per noia e scarso interesse, questo mi è sembrato scorrevole ed intrigante e la conduzione spontanea e divertente.
Qualcuno potrebbe criticare la Littizzetto per il suo linguaggio a momenti triviale, ma non mi pare abbia scantonato tanto e poi non scandalizziamoci, ormai un certo tipo di linguaggio è pane quotidiano e lei le sa dire così bene!
    Parentesi sul sociale, ospiti raggiungibili, varietà di interventi, formule di gara innovative sono gli aspetti nuovi di Sanremo 2013 e, direi, vincenti!
La musica era di buon livello anche se mi è sembrato ci fosse un'abbondanza di filastrocche, componimenti da cantastorie.
Il vincitore era abbastanza scontato, Marco Mengoni: bella la sua voce, brano incisivo ed in perfetto stile sanremese!
Elio e le storie tese sono simpatici, divertenti, originali, ma se non si combinassero in quel modo colpirebbero lo stesso?
Il loro brano, Mononoto, sarà pure una fantasiosa interpretazione, ma non è un capolavoro!
I Modà, come Mengoni, mi sembravano adatti al podio. Il loro è un genere classico, orecchiabile e ben cantato.
Il mio preferito in assoluto, però, è Raphael Gualazzi. Sono una sua accanita sostenitrice e per lui, per la prima volta nella mia vita, come il terremoto, ho inviato un messaggino per votarlo!
Le donne?
Tutte a casa!
Un commentino lo merita Maria Nazionale, un modo di cantare diverso, molto tradizionale, tipico campano. La sua voce è morbida, la canzone dolce, ma quel suo modo di modulare è troppo particolare!
     La scenografia non sono riuscita bene a capirla, mi pare di aver visto sipari stracciati e brandelli pendenti. Tempi magri anche al festival!
La scala era d'effetto, ma inutile e poco stabile.
L'orchestra era relegata su balconcini da dove non potevano neanche vedere il loro direttore e lo seguivano su dei monitor, così ho sentito dire in tv. Era necessario?
Fiori pochi, non è un gran danno, ma io li adoro!
   Gli ospiti non sono stati tutti di mio gradimento, straordinario Bollani e qualcun altro, qualcuno neanche lo conoscevo, ma questo non toglie nulla alla qualità del festival!
Crozza?
Ci sta, proprio perché il tema è attuale è giusto che ci sia anche della satira politica. Non è proprio il mio personaggio preferito ed il suo blocco di fronte ad una voce discorde mi è sembrato eccessivo.
Bianca Balti, simpatica e spontanea, ha una bellezza particolare. Bello il suo look acqua e sapone, ma ho notato con molto piacere che anche la sua figura esile è fornita di prosciuttini alle cosce, meno male!

     Finisce qui il mio taglia e cuci, per ora, ne avrei da dire, ma non credo che qualcuno arriverebbe più giù di così, intendo nel post!

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